“Datemi un push-up con dei decolleté tacco15 e conquisterò il mondo.
Nel caso in cui non ci riuscissi, otterrei comunque migliaia di arrapatoni cronici e di bimbemichia sprovviste di personalità che sosterrebbero le minchiate che ho scritto/detto nel frattempo.” Cit me stessa.
No, perchè al giorno d’oggi è meglio specificare la provenienza di certe citazioni, non sia mai a qualcuno venisse in mente di querelarvi!
La rete però, e non c’è bisogno di ricordarvelo, è un minestrone di copia/incolla, una macelleria a cielo aperto di tette, culi e di “passere insipide” in cui solo dei personaggi con un pesante bagaglio di insicurezze latenti, carenza di autostima, egocentrismo e presunzione potrebbero venire ad incolparvi di aver “rubato” le loro preziosissime “perle di saggezza”.
E’ come se Woody Allen si materializzasse all’improvviso mentre siete al bar a rimorchiare una tipa, sfoggiando aforismi presi in prestito dalla sua ricca cinematografia, minacciando di trascinarvi in tribunale se non lo citate come fonte.
E’ come se gli eredi di Jim Morrison o di Bukowski vi contattassero per chiedere le royalties sugli aggiornamenti dello stato di facebook o di twitter, come se Palahniuk si offendesse perchè il tatuatore di turno non ha messo le virgolette al capolavoro che ha appena stampato sulla chiappa sinistra dell’ennesima cliente fanatica.
Per non parlare di Gesù, le cui citazioni sono costantemente storpiate da Radio Maria e simili.
Non che Selvaggia Succhiarelli sia Bukowski, Woody Allen o Gesù, figuriamoci!
Però bisogna ammettere che è necessario possedere una cultura non indifferente per sparare a zero su chiunque e per scrivere frasi ciniche e sconce da 140 caratteri! (Alert, sarcasm!)
Che internet ormai sia un puttanaio intellettuale e culturale è noto, ma che certi personaggi ne facciano una fonte di guadagno atteggiandosi a nuove Fallaci e cercando di racimolare anche quei piccoli granelli di notorietà, ribadendola persino al lattaio giù alla strada, è indubbiamente molto squallido.
Personaggi che sfoggiano tutta la loro mancanza di personalità cercando di arrabbattare popolarità in paginette facebook del cazzo come la nostra, fatta di gente che nella vita (pare strano ma è così) fa tutt’altro e che non ha bisogno di essere accettata o gratificata per qualche volgarità gratuita.
Personaggi che, per tutto questo sbattimento, al massimo vengono premiati con una paginetta su Libero, insignificante frutto dei finanziamenti pubblici all’editoria, nella quale i vari leccapiedi del padrone trattano di politica e gossip allo stesso modo.
NB: per farsi valere ha dovuto chiedere gentilmente ai suoi “fans” di ricoprirci di “insulti garbati”. Beh, dato che NOI siamo pur sempre dei “signori” non chiediamo proprio nulla ai nostri -pochi ma- meritati lettori e, dato che del politically correct ce ne sbattiamo altamente, la invitiamo ad andare aff*****o, cara signora Succhiarelli.
Però garbatamente, eh!
Che poi, diciamocela tutta: ma chi cavolo guarda i gossip di libero?
Dillo a me, io ho dovuto addirittura cercarla su wikipedia perchè non sapevo nemmeno chi fosse sta tipa!